martedì 10 dicembre 2013

Riordino uffici giudiziari. Interrogazione parlamentare

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00149

Atto n. 4-00149

Pubblicato il 8 maggio 2013, nella seduta n. 20

BOTTICI- Al Ministro della giustizia. -
Premesso che sul tema del riordino degli uffici giudiziari, previsto dall'art. 1, comma 2, della legge n. 148 del 2011, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 138 del 2011 (cosiddetta manovra bis), è intervenuto il decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156, recante "Revisione delle circoscrizioni giudiziarie - Uffici dei giudici di pace, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148";
considerato che:
se il valore "soglia" di un ufficio è inferiore alla media nazionale di produttività annuale pro capite dei giudici di pace (stimata dal Governo in 568 procedimenti annui), l'ufficio è destinato alla soppressione;
vi sono tribunali dove i procedimenti civili dell'intero tribunale sono appena 800 su un bacino di utenza di 70.000 persone;
rilevato che:
secondo il Governo, il parametro di riferimento ai fini della valutazione sull'opportunità del mantenimento di un presidio giudiziario, è dato da una popolazione di almeno 100.000 abitanti;
il Governo ha stilato un elenco di 674 uffici con un numero di iscrizioni pro capite inferiori al valore soglia (568,3), cioè alla capacità di smaltimento di un singolo giudice e con un bacino di utenza inferiore alle 100.000 unità;

se il valore soglia di produttività per i giudici di pace è di circa 600 procedimenti annui su un bacino di utenza di 100.000 abitanti, significa che con questi indici la maggior parte dei tribunali minori è destinato alla chiusura;
in un'area come l'empolese Valdelsa, sono 11 i comuni che producono un terzo del PIL della provincia di Firenze; in questo territorio insistono adesso due uffici del giudice di pace, a Empoli e a Castelfiorentino;
rilevato inoltre che:
secondo l'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156, possono essere costituite sedi distaccate della sede circondariale o di capoluogo;
Montespertoli, uno degli 11 comuni suddetti, non è attualmente nella geografia giudiziaria degli uffici di Empoli e di Castelfiorentino: potrebbe essere questa l'occasione per accorparlo, con un ulteriore risparmio,
si chiede di sapere se il Ministro non ritenga corretto e necessario valutare casi come l'empolese Valdelsa, idonei alla creazione di sedi distaccate, considerando sia il disagio per la cittadinanza che il risparmio esiguo in termini assoluti, nonché il maggior aggravio di spesa per gli enti locali che si troveranno sprovvisti di agenti di polizia municipale che dovranno recarsi nel capoluogo qualora l'ente intenda resistere in giudizio.

Nessun commento:

Posta un commento