giovedì 9 gennaio 2014

Quali gli immobili di proprietà dello Stato ubicati all'estero acquistati, costruiti o ristrutturati negli ultimi 10 anni? Interrogazione

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00592
Atto n. 4-00592

Pubblicato il 19 luglio 2013, nella seduta n. 73
Risposta pubblicata


BOTTICI, TAVERNA, PUGLIA, FATTORI, PAGLINI, MORONESE, NUGNES, MANGILI, COTTI, CATALFO, CASTALDI, MUSSINI, MONTEVECCHI, AIROLA, MARTON, SANTANGELO, BUCCARELLA, BATTISTA, DONNO, LEZZI, GAETTI, MOLINARI, SERRA, SCIBONA, ENDRIZZI, BLUNDO, GIROTTO, ORELLANA- Ai Ministri degli affari esteri e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
l'art. 1, comma 1311, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), prevedeva che il Ministero degli affari esteri avvalendosi dell'Agenzia del demanio avrebbe dovuto elaborare entro il 30 luglio 2007 un piano di razionalizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato ubicato all'estero, procedendo alla ricognizione, alla stima, all'analisi comparativa di costi-benefici ed, infine, all'individuazione dei cespiti per i quali proporre la dismissione;
sulla base del piano di razionalizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato ubicato all'estero di cui all'art. 1, comma 1311, il Ministro, anche per il tramite dell'Agenzia, avrebbe dovuto individuare gli immobili da dismettere;

l'art. 6, comma 8, della legge 12 novembre 2011, n. 183 (legge di stabilità per il 2012), prevedeva, allo scopo di accelerare e semplificare la dismissione del patrimonio immobiliare dello Stato ubicato all'estero, che la vendita degli immobili individuati ai sensi dei commi 1311 e 1312 dell'art.1 della legge n. 296 fosse effettuata mediante trattativa privata, anche avvalendosi, al fine di determinare il valore di mercato, di soggetti competenti nel luogo ove è ubicato l'immobile;
considerato, infine, che l'art. 1, comma 1, della legge 31 dicembre 1998, n. 477, autorizzava la spesa di 150 miliardi di lire per l'acquisto, la ristrutturazione, il restauro, la manutenzione straordinaria e la costruzione di immobili adibiti o da adibire a sedi delle rappresentanze diplomatiche e di uffici consolari e ad alloggi per il personale,
si chiede di sapere:
se sia stato realizzato il piano di razionalizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato ubicato all'estero previsto dall'art. 1, comma 1311, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
se siano stati individuati gli immobili da dismettere e quali siano stati i criteri e le linee guida utilizzati per individuarli;
se, nel caso in cui non sia stato realizzato il piano di razionalizzazione, esista un elenco dei beni immobili dello Stato ubicati all'estero specificando, in caso affermativo, per ciascuno di essi la destinazione d'uso (residenziale, commerciale, industriale) e l'attuale modalità di utilizzo (libero, locato, utilizzato per fini istituzionali eccetera);
quando, nel caso in cui non sia stato ancora realizzato il piano di razionalizzazione, sia previsto il completamento del piano medesimo;
quali siano gli immobili di proprietà dello Stato ubicati all'estero acquistati, costruiti o ristrutturati negli ultimi 10 anni, indicando per ciascuno di essi data dell'operazione, ubicazione, dimensioni (metri quadrati) e costo dell'intervento;
quali siano gli immobili dismessi negli ultimi 10 anni, specificando per ciascuno di essi data della vendita, ubicazione, dimensioni (metri quadrati), corrispettivo di vendita, nome dell'acquirente, modalità di vendita (asta pubblica o trattativa privata);
quali siano state, nel caso di vendita mediante asta pubblica di immobili del patrimonio dello Stato ubicati all'estero, le modalità di pubblicità dell'asta, le modalità di determinazione della base d'asta ed il luogo di esecuzione della stessa;
quali siano stati, nel caso di vendita mediante trattativa privata, i criteri utilizzati per individuare gli acquirenti e la modalità di determinazione del corrispettivo di vendita.

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